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giovedì 10 novembre 2016

"Pisa: fra cattedrali e scienziati"




Cosa succederebbe se uno stolto tentasse di mettere in discussione una delle verità inconfutabili della religione, fulcro sul quale si poggia la società moderna e il pensiero teologico? Diventerebbe egli un reietto, un emarginato sociale o sarebbe considerato un genio incompreso?

Ne parla la storia di uno dei più celebri esempi del genio italiano indiscusso, Galileo Galilei.

È durante la sua permanenza a Pisa nel1581, che assiste alla celebrazione di una messa nel Duomo di Santa Maria Assunta, focalizzando la sua attenzione su una lampada oscillante. Quest'ultima, occupante la navata centrale della chiesa a pianta a croce latina immissa, dondola descrivendo archi sempre più piccoli, senza mai variare il periodo delle oscillazioni. Partendo da tale presupposto egli formula la legge sull'isocronismo o “Legge del pendolo”.

Pianta a croce latina immissa: intersezione del transetto con la navata al di sopra della metà della lunghezza. Alcune componenti principali:
  1. navata centrale;
  2. navatelle laterali;
  3. transetto: spazio che si sviluppa tra le navate e l'abside, trasversalmente alla chiesa dando luogo a uno spazio centrale detto "crociera" ove è solitamente collocata la cupola;
  4. cupola a forma ellittica: spazio simbolico che allude alla volta celeste;

La navata centrale della cattedrale, ossia lo spazio longitudinale in cui la chiesa è

suddivisa, presenta una copertura lignea.


Una delle cinque navatelle, spazi longitudinali affiancati alla navata centrale suddivisi da colonnati, aventi una copertura formata da volte a crociera, intersezione ad angoli retti di due volte a botte  che nel susseguirsi formano le campate, spazi quuadrangolari.
Lampada della Cattedrale di Pisa, detta "Lampada di Galileo"
Lampada votiva della prima metà del XVI secolo, l'effettiva lampada osservata da Galileo Galilei. Pisa, Camposanto Monumentale (Cappella Aulla)

Disegno presente nel "Trattato delle Resistenze" di Vincenzo Viviani. Raffigura l'istante in cui Galileo ebbe l'intuizione sulla legge del pendolo. si intuisce la presenza di pilastri compositi quadrilobati e finestre monofore strombate.






Galileo è considerato, al pari di Leonardo da Vinci, lo stereotipo del genio incompreso, definito uno “stolto folle”.


Condannato all’abiura per crimini contro la Chiesa, poiché i suoi scritti smentivano la verità inconfutabile delle Sacre Scritture: si tratta della teoria eliocentrica, la quale contraddice aspramente il passo della Bibbia nel quale Giosuè ordina al Sole di arrestarsi.
Galileo è una personalità storica che, credendo profondamente nei propri valori e principi, ha combattuto in un periodo nel quale era negata libertà di pensiero e di stampa, egli è riuscito a svincolarsi dalle convinzioni errate profondamente radicate nella mentalità italiana rinascimentale.

Martina
SITOGRAFIA:
  • Vecchio Rossella, "pendolo Galileo Galilei", www.sites.google.com, 8/11/2016; 
  • Carlo M. Trajna,3/5/2010 "Galileo contro le sacre scritture", www.terraincognitaweb.com, 8/11/2016;
  • Giuditta Fullone, "Galileo contro le sacre scritture", http://www.beic.it/project_galileogalilei/giuditta_fullone_sacre_scritture_e_autonomia_della_scienza.php, 8/11/2016; 
  • Giovanni Moruzzi, "Galileo e le sacre scritture",http://www.illaboratoriodigalileogalilei.it/scrittigalileo.html, 8/11/2016.
  • Pisainforma, 11/02/2014, http://pisainformaflash.it/notizie/dettaglio.html?nId=16739,8/11/2016
BIBLIOGRAFIA:
  • for you mother: frapiccini, giustozzi, le storie dell'arte, hoepli, Milano, 2012;
  • Alessandro Cruciani e Giovanni corbella, "Nuova guida rapida-Italia centrale", Arti Grafiche Ricordi, Milano, 1974.

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